domenica 4 novembre 2007

Live and Work in the UNITED STATES OF AMERICA

* Now is your chance to live the American dream through the green card lottery program.
* Each year the United States Federal government offers 50,000 permanent resident visas to individuals applying for the program known officially as the “Diversity Lottery Program.”
* Randomly selected winners and their family are granted the right to live and work in America on a permanent basis.
* Applications are submitted only by online registration.



About Usavis

Usavis offers professional help with the Lottery application process. Millions of applications are disqualified every year due to format and content errors. Many more applications are rejected because they are filed at the wrong time. To avoid this from happening to you, especially if you are filing from abroad, take advantage of our service. Allow us to professionally prepare and submit your application.

How Can We Help You...

Usavis helps you successfully submit your application to the Green Card Lottery. Our services include data inspection, accurate completion of the application and transmission of the application to the US Immigration department in a timely and proper manner. Click here to register right now.

Our Mission is to guarantee your application's entry into the lottery without disqualification.

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Usavis has already helped thousands of people in successfully entering the Green Card Lottery. DO NOT let a technicality come between you and your dreams!

giovedì 1 novembre 2007

U.S.A. : Il noleggio di un'auto e le regole stradali

Negli States non vi è che l'imbarazzo della scelta in merito all'auto da noleggiare per le vostre vacanze... partendo da una piccola vettura sullo stile di una Golf per arrivare fino ai Minivan per sette persone. Naturalmente anche per ciò che concerne le ditte di autonoleggio, non è così facile decidere con chi stipulare il contratto.

In linea di massima, le compagnie più rinomate - e con le prestazioni più adeguate - sono le seguenti:

  • Alamo: prezzi onesti, niente fregature nascoste, ottime macchine e servizio cordiale
  • National: prezzi quasi onesti, macchine in ottine condizioni e servizio cordiale
  • Dollar: cercano sempre di fregarvi con le assicurazioni non obbligatori. Macchine in discrete condizioni
  • Avis: se avete fatto il sei al lotto, andate pure a noleggiare alla Avis.... altrimenti meglio una delle altre!
Come detto, avete una flotta ben variegata di vetture fra cui scegliere. Ogni categoria - economy, full size, ecc. - dispone di più di un modello. Per esempio nella categoria dei Minivan avete a disposizione vari modelli della GMC e della Ford. La scelta importante qui è sapere che tipo di vettura avete bisogno per le vostre vacanze. Se siete in due, è chiaro che mi sembra fuori luogo andarsi a prendere un Minivan sette posti. Se siete invece in sette credo che non ripiegherete su una Mid Size a due porte solo per risparmiare qualche dollaro.... ma vediamo un po' che tipo di auto corrisponde alle varie categorie.

I dati sono soggetti a cambiamento senza preavviso. L'elenco è quello ufficiale della Alamo Rent a Car.

Luxury Car - Cadillac Sedan DeVille

Vettura di lusso. Può accomodare fino a sei persone con bagagli. Naturalmente la tariffa di noleggio è in grado di stendere un budget familiare nell'arco di un paio di giorni... non ve la consiglio, se non fate Rockfeller o Kennedy di cognome.


Premium Car - Buick LeSabre

Caretta pure questa. Certo, è una bella macchina, grossa, potente e comoda... ma dubito che la vostra carta di credito sarebbe molto contenta...


Fullsize Car - Chevy Lumina

Una fullsize è adatta ad un gruppo familiare di due adulti e due o tre mambini. I bauli sono spaziosi e le vostre valigie troveranno sicuramente posto. Sono comode, semilussuose e potenti, e le tariffe sono ragionevoli.


Midsize Car - Pontiac Grand

Anche questa è adatta alla famigliola tipo, anche se personalmente la vedo meglio per la coppia in viaggio di nozze o che comunque vuole viaggiare comoda senza spendere un capitale.


Compact Car - Chevy Cavalier

Perfetta per due fidanzatini, ed ideale per amici che voglio girare un po' gli USA senza farsi spellare vivi dalla società della carta di credito al loro rientro in Italia.


Economy Car - Geo Metro

Economica, questo è vero... ma piccola ! Il mito delle macchine americane vuol dire lo spazio nell'abitacolo che da noi si trova solo in un appartamenti di 4 locali... costa poco ma offre anche poco.


Convertible Car - Chevy Cavalier

La classica macchina del perfetto beota. Girerete in posti dove fà un caldo terribile, quindi prendetevi una macchina con un tetto sopra se volete evitare scottature e se volete poter accendere l'aria condizionata. Nota: una decapottabile è cara da noleggiare.


Sports Utility Vehicle - Chevy Blazer

Certo è bella, anzi stupenda. Certo ha il suo fascino. Ma è grande, terribilmente grande, e beve benzina come se nulla fosse. Inoltre il noleggio rappresenta la seconda tariffa più cara fra quelle disponibili.


Minivan - Chevy Venture

Se viaggiate in gruppo, o se volete stare veramente comodi, concedetevi un Minivan. Spazio a volontà, sedili che diventano tavolini, guida alta e con visuale perfetta, comfort assoluto, e comunque compatto e maneggevolissimo. Certo il prezzo non è fra i più bassi, ma ne vale la pena!


Altro fattore non indifferente da tenere in considerazione durante il noleggio di una vettura sono le clausole contrattuali che fanno solitamente lievitare e non di poco il prezzo. Ad esse vanno in seguito aggiunte anche le assicurazioni extra - che non sono obbligatorie, ma che cercano sempre di rifilarvi senza che ve ne accorgiate.
Ecco alcune delle condizioni e delle clausole principali, con i prezzi - indicativi - per ogni punto:

  • CDW: assicurazione contro i danni derivanti da collisioni. Di solito è già inclusa nel prezzo. Se così non fosse, cambiate società d'autonoleggio.
  • Theft Protection: ppzionale. Polizza contro i furti. Se ne avete già una privata, o se meglio ancora girate con il libretto ETI mondo del Touring Club Svizzero, non accettatela. Costa in media sui 7$ al giorno.
  • PAI o altro programma assistenziale: opzionale. Vi garantisce assistenza in caso danni vari al veicolo e di furtarelli ed altre sfighe che potrebbero capitarvi, ma come detto, con il libretto ETI mondo del TCS, non vi serve, siete già coperti.
  • One Way: se prendete la macchina a Los Angeles e la riconsegnate a Denver vi fanno pagare una tassa per via che il luogo di ritiro e consegna non sono gli stessi. In media è piuttosto caretto, mi sembra sui 50-70$. Cercate di sempre ridare la macchina nello stesso luogo dove l'avete presa in consegna.
  • Benzina: vi chiedono se volete, alla fine del noleggio, riconsegnare la macchina col pieno di benzina o "prepagare" un pieno mentre la ritirate, in modo da non dover far benzina prima di ridarla... dite di no, che non volete prepagare, perchè vi mettono fuori la benzina ad una tariffa caretta rispetto a quanto la pagate alle stazioni di servizio. Meglio perdere due minuti a far benzina da soli.
  • Conducente fino a 25 anni: se noleggiate una vettura a vostro nome, ed avete meno di 25 anni, vi verrà richiesto il pagamento di una penale (Avis non accetta guidatori con meno di 25 anni!) che può arrivare anche a 20$ al giorno.
  • Secondo conducente: se sarete in due a guidare la macchina, ogni conducente deve presentare la patente al momento della compilazione del contratto. Il secondo conducente - ovvero la persona oltre a quella che noleggia la vettura - dovrà pagare una sovrattassa in media di 7$ al giorno. Anche ogni conducente supplementare deve pagare la stessa sovrattassa. Prima di partire, decidete che sarà il conducente unico della vettura, e risparmierete un po' di soldi.
  • Zona di noleggio: le tariffe di noleggio non sono uguali in tutti gli stati Uniti. A dipendenza dello stato - e nel caso di New York della città - dove noleggiate la vettura, la tariffa varia di alcune decine di dollari sulla base di una settimana di noleggio.
  • Durata di noleggio: prendete nel limite del possibile la vettura sulla base di una durata a scadenza settimanale. Ovvero una, due, tre settimane e così via. La tariffa settimanale è fissa e non molto elevata, mentre i giorni sipplementari ad una settimana piena, sono caretti. Noleggiare la macchina per tredici giorni vi costa di più che prenderla per due settimane.
  • Viaggi all'estero: con la vettura a noleggio è VIETATO attraversare il confine fra Stati Uniti e Messico. Non vi sono invece restrizioni se vi recate in Messico.
  • Pagamento: è obbligatorio disporre di una carta di credito per noleggiare una vettura. Al momento del noleggio viene riservata una cauzione - da 200 a 500$ - per il noleggio che viene tornata al momento della restituzione della vettura in buone condizioni. Sulla stessa carta di credito vengono anche addebitati tutti i costi di noleggio.
  • Il nome sulla carta di credito deve essere lo stesso di chi noleggia la vettura. Non potete prenderla a vostro nome e pagare con la carta della vostra fidanzata! Verreste indicato come secondo guidatore e scatterebbe la sovrattassa!!
  • Condizioni generali: avete l'obbligo di trattare decentemente la vettura. Non potete scagliarla giù da una scogliera solo per vedere l'effetto che fa, per intenderci. Siete altresi obbligati a rispettare le normali norme di sicurezza tipo chiuderla a chiave quando posteggiate. NON POTETE PRESTARE LA VETTURA A NESSUNO CHE NON COMPAIA NEL CONTRATTO DI NOLEGGIO!!! Siete responsabile di tutte le infrazioni commesse con la vettura, ed al pagamento delle eventuali multe risultanti da tali infrazioni.


Norme fondamentali e trucchetti per la circolazione negli Stati Uniti d'America... ovvero come non ammazzarsi alla guida e nel comtempo evitare di ammazzare qualcun altro.

  • Limiti di velocità: rispettateli. Rispettateli. Rispettateli ed ancora rispettateli! Negli USA non scherzano con i limiti di velocità, e già a partire da 3 miglia orarie al di sopra del limite, siete fregati. Ogni macchina della polizia è dotata della pistola laser per il rilevamento della velocità. Se superate il limite - mettiamo 55 Miglia all'ora - di più di 24 miglia all'ora - cioè vi beccano a 79 miglia all'ora - vi fermano, vi fanno scendere, vi ammanettano e vi portano dentro, mollando gli altri dove si trovano. ripeto: rispettate i limiti!
  • Precedenze: il dare la precedenza è lo stesso cartello che abbiamo da noi, con in più la scritta "YIELD". Ai semafori rossi è consentita la svolta a destra se non intralciate il traffico e se nn indicato chiaramente "no turn on red" sul semaforo stesso.
  • Cartello giallo: con la scritta XING: significa che ciò che è disegnato sul cartello (un pedone, un treno, un cervo, un pinguino, una suora...) potrebbe attraversarvi la strada da un momento all'altro.
  • Divided roads: significa che la strada che state percorrendo diventa da una a due corsie.
  • End Divided roads. Merge Left/Right: fine della doppia corsia, la strada si restringe, e voi dovete rientrare a dipendenza del cartello a destra - merge right - o a sinistra - merge left.
  • Scuolabus: che in America si chiama SCHOOL BUS. Sono quei Bus gialli con una marea di luci sul retro che avrete già visto in vita vostra in tutti i film e telefilm ambientati negli States. Quando si fermato a far scendere gli allievi - e ve ne accorgerete perchè s'illumina come un albero di Natale e spuntano cartelli di Stop da tutte le parti - DOVETE FERMARVI! ANCHE SE SIETE SULLA CORSIA CHE VIAGGIA IN SENSO OPPOSTO! SE NON LO FATE, E VI BECCA LA POLIZIA, SONO CAVOLACCI VOSTRI!
  • Autostrada: scegliete una corsia e tenetela. E' il trucco più efficace per evitare di schiantarvi contro il primo pickup che vi supera. In America è consentito superare, in autostrada chiaramente, anche sulla destra! Il traffico è molto più intenso che da noi al Gottardo a Pasqua. Tenete gli occhi sul culo della macchina che vi procede, chiedete a qualcuno che viaggia con voi di dirvi quando dovete uscire, e soprattutto restate sempre mooooolllto calmi.
Osservando le regolette indicate qui sopra, dovreste essere in grado di sopravvivere al noleggio ed all'utilizzo di una vettura negli Stati Uniti.

La mia ricerca di lavoro a New York City

Do un'occhiata al mio piuttosto sintetico diario di viaggio, giusto per ricordare i punti chiave della mia ultima avventura newyorkese e raccontarla un po'.
E' stata la mia terza volta nella grande mela, in pochi mesi. La prima fu a Luglio 2001, da turista. Passai quindici giorni da sogno. La seconda volta fu in Ottobre 2001 ed ero andata a trovare il mio fidanzato. Il mio terzo soggiorno americano durò ben un mese, fino a metà dicembre.

Negli appunti scritti durante il volo di andata, annotavo:"In viaggio ormai da tante ore, comincio a risentirne. Ho voglia di camminare. In realtà cosa mi attende da questo viaggio non lo so. Se dico che non lo so, è la verità. Mi sento decisamente confusa su tutto. Vado per il mio fidanzato? per cercare lavoro? o forse per fare la turista? Non so".
Una cosa era certa: non avevo piu' lavoro in Italia. Quindi, perché no? Sono partita con un curriculum vitae raffazzonato all'ultimo momento in inglese (anche se in seguito il cv sarebbe andato solo in mani italiane).

Quel "non so" molto inquieto si è risolto in breve tempo in una dedizione alla causa lavoro senza requie. E il primo concetto che ho afferrato è stato di portare avanti una sola idea lavorativa e di non cercare lavoro alla rinfusa. L'America è votata alla specializzazione e una persona che "non sa" non viene presa sul serio. Nonostante io continui a non sapere e a dubitare parecchio, in realtà una cosa mi è chiara da tempo: scrivere mi piace molto e mi fa stare bene e l'idea di scrivere per mestiere è emozionante.

Decisi così di dare seguito a questo desiderio e di utilizzare tutte le mie energie verso quella meta. Cominciai un lavoro di pubbliche relazioni, di diplomazia, di persuasione e di comunicazione con tutti, o quasi, i giornalisti di quotidiani, settimanali, televisioni e Internet, che da New York lavorano per l'Italia.

Con nomi e numeri alla mano (recuperati da Internet), ogni mattina, di buon ora davo il via a svariate telefonate durante le quali e in forse circa 30 secondi, dovevo spiegare chi ero, cosa volevo e, se possibile, ottenere anche un appuntamento.
Senza dubbio la forza di persuasione e la capacità di comunicare non mi mancano e da molte persone che mi hanno ricevuto, ho ricevuto anche i complimenti per l'entusiasmo e l'energia dimostrata.
Ma, come scriveva nel 1908 Prezzolini (fondatore de "La Voce"): "Per vivere a New York bisogna avere molta energia". E, a dire il vero, ogni tanto la voglia di essere simpatica e fiduciosa scemava, anche perché l'esito del mio networking era scoraggiante.

Così, per non lasciare strade intentate, e senza allontanarmi troppo dalla mia idea principe, dopo aver contattato i numerosi corrispondenti di testate giornalistiche e televisive italiane, mi sono rivolta alle istituzioni classiche (Camera di Commercio, Istituto della Cultura Italiana, Food & Wine Insitute, ICE ...) presentandomi direttamente ai loro responsabili. Poi ancora ho contattato i vari dirigenti delle grandi società italiane a New York, nella speranza che il lavoro delle pubbliche relazioni potesse essere una via di mezzo tra aspettative e possibilità concrete.
Ovviamente nella fase acuta di recessione in cui io mi sono trovata a cercare spavaldamente lavoro, l'attività delle p.r. è risultata la prima a "saltare".

In quel mese avrò chiamato sicuramente un centinaio di persone, chiedendo il loro aiuto, ascoltando i loro suggerimenti e illuminandomi di fronte a qualche possibilità concreta. Potrei stilare un elenco molto divertente delle persone che ho incontrato. Alcune delle quali cordiali e disponibili, altre meno e forse un po' boriose.
Così succede che trovi una persona che solo perché sei della sua città natia, diventa quasi materna e, con il fare concreto dei newyorkesi, ti da le vere dritte.
E ancora, finalmente hai appuntamento con un "capo" che, estremamente educato e gentile, si incuriosisce al "tuo caso", scopre che forse sei in gamba e ti procura un colloquio quasi impossibile.
Oppure un altro super manager che, solo leggendo il tuo cv e con un intuito psicologico non da poco, decide di indicarti passo per passo il percorso da prendere (ma che tu, in realtà hai già intrapreso).

E poi, al contrario, ti tocca parlare con persone villane e arroganti che guardano l'orologio ogni due per tre o che non alzano nemmeno gli occhi per vedere con chi stanno parlando. Per non citare i "positive thinking" che sperano di intimorirti e scoraggiarti, elencandoti i problemi ovvi (vedi il visto!).

Cercare lavoro a New York non è uno scherzo. Bisogna armarsi di buon umore, di volontà, di pazienza, di sorrisi, oltre di una serenità economica di cui io non mi ero preoccupata molto. Perché quanto ci si mette a trovare lavoro e quanto si spende per mantenersi alla meno peggio. Ma comunque vada è un'esperienza unica.

Mi è anche capitato di chiedere consiglio su come muovermi nella grande mela al responsabile di una grande radio italiana a New York e di essermi ritrovata, dopo pochi istanti, in diretta radiofonica in tutta Italia a parlare di me, della mia ricerca di lavoro e della bellezza di New York (aggiunta del webmaster: la radio era Radio 105, in diretta da NY da lunedì a venerdì, e Penelope è stata intervistata da Stefano Spadoni, che tra l'altro è anche autore di due libri su NY). Solo a New York succedono queste cose! Ed è grazie a quei minuti di radio che sto scrivendo su questo sito.

Che dire, alla fine io un lavoro l'avrei anche trovato. In realtà lo trovai dopo pochissimi giorni dal mio arrivo. "Accortami", infatti, che non avevo una Lira (oggi Euro), scrissi al capo del sito www.Affaritaliani.it (per cui avevo lavorato già prima) e gli chiesi se era interessato a qualche notizia sui trend di New York. "Certo", mi disse. Del resto le notizie di costume e delle mode provenienti dalla grande mela interessano sempre tutti.
Cominciai per gioco, per l'occasione di un soggiorno prolungato, ma è diventato un lavoro!